domenica 8 marzo 2009

Lanciato Keplero, telescopio in cerca della casa di E.T.


Marzo 2009 - 4:38 pm | di: G. Di BernardoSpazio
Lanciato Keplero, telescopio in cerca della casa di E.T.
È cominciata stamattina (ora italiana) a bordo di un vettore Delta 2 l’avventura del telescopio spaziale Keplero, destinato ad analizzare nei prossimi anni fino a 300.000 stelle alla ricerca di pianeti di tipo terrestre, per rispondere alla domanda se sistemi solari come il nostro, con pianeti come la Terra adatti ad ospitare la vita, siano rari oppure no nella nostra galassia e, per estensione, nell’universo.
Finora sono stati individuati da terra oltre 340 pianeti extrasolari, ma tutti sono giganti gassosi e alcuni di essi orbitano estremamente vicino alla loro stella: tutti sono quindi inospitali per la vita.
Keplero dovrà rispondere anche a questa domanda: se, cioè, da Terra abbiamo osservato solo questo tipo di pianeti per un limite intrinseco ai nostri strumenti o perché sistemi planetari di quel tipo sono la norma e sistemi come il nostro l’eccezione.
Le due domande sono ricche di implicazioni: nella nostra sola Galassia ci sono tra i 100 e i 200 miliardi di stelle e le galassie nell’universo sono probabilmente 200 miliardi. Finché non sapremo nulla sulla quantità e distribuzione di pianeti di tipo terrestre mancheremo di un tassello fondamentale per rispondere alla domanda sulla presenza e diffusione della vita nell’universo.
Secondo parametri restrittivi, che prendono in considerazione la vita come la conosciamo noi, essa può svilupparsi solo laddove l’acqua può esistere allo stato liquido, cioè su corpi celesti rocciosi (non gassosi) che non siano troppo vicini (l’acqua evaporerebbe per il calore eccessivo) né troppo lontani (l’acqua ghiaccerebbe) dalla loro stella. Se Keplero non troverà altre "Terre", il timore che la vita sia una sorta di scherzo della natura e che siamo soli nell’universo potrebbe diventare una triste realtà; viceversa, se Keplero troverà pianeti terrestri, almeno una cinquantina secondo le aspettative degli scienziati, allora avremmo una speranza molto fondata di condividere lo spazio, se non il tempo, con altri esseri viventi e, forse, intelligenti.
Per raggiungere i suoi obiettivi Keplero è dotato di un telescopio da un metro e da una straordinaria fotocamera da 95 milioni di pixel, in grado di rilevare le variazioni di luminosità di appena un decimillesimo che ci si aspetta siano provocate dal transito di eventuali pianeti davanti alla loro stella. La sua sensibilità è tale che sarebbe in grado di percepire la diminuzione di luminosità provocata dal passaggio di una pulce davanti al faro di un automobile.
Per ottimizzare la ricerca nei tre anni e mezzo di missione previsti, girando affiancato alla Terra attorno al Sole lungo un’orbita che percorrerà in 371 giorni, Keplero si concentrerà su una fascia di cielo nella costellazione del Cigno, contenente 4,5 milioni di stelle. Di queste, gli scienziati ne hanno individuate 300.000 che hanno età, composizione, e luminosità adatte ad un pianeta di tipo terrestre. Tuttavia, solo l’1% di esse si ritiene possa avere i pianeti allineati nella nostra direzione, tali quindi da essere osservati nel loro eventuale passaggio davanti alla stella. In pratica alla NASA calcolano che ci siano condizioni ottimali di osservazione solo per 3.000 stelle. Tuttavia l’ottimismo non manca e il responsabile della missione ha detto di confidare che Keplero trovi centinaia di pianeti di tipo terrestre.
I risultati di Keplero sono destinati anche a tracciare il modo in cui si procederà negli anni a venire nella ricerca di tracce di vita extraterrestre e quindi ad influenzare la tipologia delle future missioni spaziali astronomiche. «Anche se Keplero non troverà E.T., ne potrebbe trovare la casa», ha detto William Borucki, principal investigator per l’Ames Space Center della NASA.
La missione prende il nome dall’astronomo Giovanni Keplero, che nei primi anni del 1600 formulò le sue tre leggi sui movimenti planetari. È costata alla NASA 570 milioni di dollari. I primi risultati sono attesi per dicembre 2009.

(Nelle immagini, in alto Keplero, in basso la zona della Via Lattea che sarà esplorata. Credit NASA, NASA-Carter Roberts)

http://www.dedalonews.it/it/index.php/03/2009/lanciato-keplero-telescopio-in-cerca-della-casa-di-et/

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