domenica 27 luglio 2008

URBINO-LA NASA FONDA LA SCUOLA INTERNAZIONALE

URBINO
La Nasa fonda la scuola internazionale
di astrofisica delle alte energie
Corsi con docenti di primo piano nel panorama scientifico internazionale. Per dare il giusto rilievo all’evento il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, professor Bignami, terrà una conferenza pubblica nella piazzetta esedra


Urbino, 27 luglio 2008 - La vocazione scientifica di Urbino — che fonda le sue più solide radici nel Rinascimento — ottiene un importantissimo riconoscimento internazionale. La NASA, ovvero l’ente spaziale americano, promuove a Urbino la 'Scuola internazionale di astrofisica delle alte energie'. Da lunedì inizieranno i corsi con docenti di primo piano nel panorama scientifico internazionale e per dare il giusto rilievo all’evento il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana — professor Giovanni Bignami — terrà domani, lunedì 28, una imperdibile conferenza pubblica nella piazzetta esedra (di fronte all’ingresso del Teatro 'Sanzio', ovvero sotto i torricini) dalle ore 21,30.



Il tema, 'Lo spazio: ieri, oggi, domani' è tra i più intriganti: il fatto che si sviluppi tra i due torricini è simbolicamente importante, perché è proprio tra le due svettanti costruzioni che si è concentrato cinquecento anni fa il sapere scientifico europeo. Lo studiolo del duca è un vero «manuale» scientifico, analizzato sempre più e compreso nella sua profondità solo di recente. Il sito ufficiale dell’Ente spaziale americano ha anche uno spazio web dedicato all’iniziativa: andando su http://universe.nasa.gov/urbino/ è possibile sapere di tutto e di più sulla Scuola. "L’idea di tenere la Scuola a Urbino è venuta lo scorso anno — spiega Lorella Angelini della Nasa —, quando si celebrava il centenario della nascita del forsempronese Giuseppe Occhialini, uno dei padri fondatori della fisica delle energie. Occhialini ha contribuito a scoperte fondamentali della fisica nucleare e sub-nucleare ed è stato uno dei precursori dell’esplorazione dell’universo nei raggi X e gamma. Da lui ha preso il nome il primo satellite italiano a raggi X, Beppo-Sax che ha operato dal 1996 al 2002".



Di cosa si occuperanno gli studenti che parteciperanno, laureandi e dottorandi di ricerca?
"L’astrofisica delle alte energie — spiega la Angelini — studia i raggi X e gamma emessi dai corpi celesti. Questa radiazione è prodotta da fenomeni fisici “estremi” che si manifestano in presenza di intensissimi campi magnetici e gravitazionali. Poiché l’atmosfera terrestre ci protegge dai raggi X e Gamma (che sono invisibili da terra), la nascita di questa disciplina scientifica è strettamente connessa ai progressi dell’ingegneria spaziale. Infatti è solo negli anni ’60 che i primi esperimenti X e Gamma vengono lanciati su razzi e satelliti. Pur essendo una disciplina relativamente giovane, l’astrofisica delle alte energie in soli cinquanta anni ha fatto progressi enormi ed oggi è considerata una parte fondamentale dell’astronomia moderna".



Come funzionerà la scuola?
"Verranno formati piccoli gruppi di studio di 5-6 studenti a cui verrà assegnato un progetto di ricerca originale da svolgersi nei pomeriggi. Ciascun gruppo lavorerà sotto la guida di un ricercatore. L’idea sarebbe di riuscire a portare il progetto a pubblicazione su riviste scientifiche. Allo scopo di acquisire dimestichezza anche nell’esposizione orale, abilità richiesta ad un scienziato che frequenta congressi internazionali, gli studenti dovranno infine illustrare i risultati ottenuti ai membri della scuola".



Chi ci sarà tra i docenti?
"Professori e ricercatori della NASA e dell’ESA (Agenzia spaziale europea). Tra gli altri, il professore Giorgio Palumbo (ateneo di Bologna), il direttore dello “Science and Space Exploration directorate” Nicholas White, il famoso astrofisico urbinate Franco Pacini".



La Scuola è organizzata dall’High Energy Astrophysics Science Archive Research Center della Nasa, dal Science Data Center dell’Agenzia Spaziale Italiana, con la collaborazione di ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Urbino, con la sponsorizzazione delle industrie Gavazzi e Alenia, che operano nell’ambito spaziale, e dalla Banche delle Marche.


g. l.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/pesaro/2008/07/27/107499-nasa_fonda_scuola_internazionale.shtml#

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